Esposto nel 1996 alla mostra “American play & Emozioni a gettone” all’Arengario di Piazza Duomo a Milano ed edito sull’omonimo catalogo di Electa. Il Polyphon, grande carillon fabbricato negli Stati Uniti per il mercato europeo alla fine del XIX secolo, si può considerare un antenato del juke box. Infatti, per farlo funzionare, oltre alla carica manuale occorre inserire una moneta. Il meccanismo, sistemato in un mobile di noce e radica capace di dare al suono la giusta amplificazione, è dotato di una molla di oltre sei metri di lunghezza che fa girare il disco di metallo. Delle lamelle leggono poi le punzonature di questo disco riproducendo il motivo musicale.
Esposto nel 1996 alla mostra “American play & Emozioni a gettone” all’Arengario di Piazza Duomo a Milano ed edito sull’omonimo catalogo di Electa. L’autopiano della Stafford è l’evoluzione dei primi autopiano a moneta di inizio secolo. Questo, degli anni venti, riaggiornato e modificato in “Style 8”, abbina la melodia del piano a quello di altri strumenti come la fisarmonica, il triangolo, la grancassa, il piatto, il tamburello, tutti azionati da un complesso meccanismo pneumatico. Questa vera e propria orchestra da camera è “diretta” da un grande rullo di carta traforata che regola i flussi d’aria necessari ad azionare i mantici che muovono i tasti e suonano gli strumenti.